L’acronimo ATM sta per Articolazione temporo-mandibolare, ovvero l’articolazione che congiunge la mandibola (mascella inferiore) all’osso temporale del cranio fungendo da cardine tutte le volte che apriamo e chiudiamo la bocca. È sicuramente una fra le articolazioni che usiamo di più, basti pensare a tutte le volte che mastichiamo e mordiamo durante i pasti, oppure ogni volta che ci laviamo i denti fino purtroppo alla sempre più diffusa tendenza a digrignare durante il sonno. Fa parte della triade delle disfunzioni più frequenti tra la popolazione e può comportare diversi fastidi di diversa entità. Considerando l’ubicazione dell’ATM, è facile notare come sia strettamente collegata anche alla zona cervicale e alle sue vertebre, e come queste possano influenzare o addirittura provocare il suo malfunzionamento. La chiropratica possiede tutti i mezzi per contrastare e curare tale disfunzione, sia attraverso esercizi di rieducazione, sia attraverso manipolazioni che possono migliorare se non risolvere tale tensione.
Come ci accorgiamo di avere un problema all’ATM e quali sono le cause
I principali segnali possiamo notarli noi per primi osservando e ascoltando la nostra articolazione durante il suo utilizzo. Solitamente infatti possiamo notare alcuni rumori come piccoli schiocchi o cigolii quando apriamo e chiudiamo la mandibola, avere mal di testa frequenti o dolori al viso, ai seni nasali, ai denti fino al collo e le spalle, per poi arrivare a quello che sicuramente è il segnale più eclatante di una disfunzione, ovvero il blocco della mandibola in apertura o chiusura. Si arriva a compromettere l’articolazione con il tempo e con un suo utilizzo sbagliato, ad esempio quando mastichiamo e i nostri denti non chiudono perfettamente o il “morso” non è ben bilanciato. A questo aggiungiamo la frequente tendenza dovuta allo stress di serrare la bocca durante il sonno e digrignare i denti, all’eccessivo consumo di gomme da masticare o più semplicemente l’abitudine ad utilizzare sempre lo stesso lato della bocca per masticare.
Come agisce la chiropratica
Che questo disturbo nasca a causa di abitudini sbagliate, o sia conseguenza di tensioni, traumi o problemi a zone circostanti come la cervicale, il chiropratico può aiutarvi nella sua risoluzione dopo un attento studio di tutta la zona coinvolta. Ogni soggetto naturalmente ha le proprie abitudini e una conformazione diversa di tutta l’articolazione, di conseguenza è necessaria una visita accurata per stabilire la procedura più adatta. Solitamente si interviene attraverso esercizi di rieducazione, ovvero cercando di interrompere tutti quei movimenti che ne logorano la funzionalità, proteggendo i denti durante il sonno con l’ormai comune bite (detto Splint) o lavorare con manipolazioni delle zone adiacenti per contrastare il suo cattivo funzionamento.